Scenario di riferimento per gli aspetti ESG (environmental, social, governance)

Lo sviluppo sostenibile

In ambito sostenibilità, i segnali che provengono dal contesto istituzionale, nazionale e internazionale indicano la crescente importanza di una logica multidimensionale – capace di evidenziare l’interconnessione degli aspetti sociali, ambientali, economici – con cui interpretare, valutare e guidare gli indirizzi globali in una prospettiva di integrazione dei sistemi normativi, relazionali, fisici e produttivi.

In quest’ottica si pone, ad esempio, il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO), organizzazione di riferimento mondiale per i modelli di gestione dei rischi aziendali (ERM), che, in collaborazione con il World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), ha rilasciato la prima Guida per applicare la metodologia ERM ai rischi correlati ai fattori sociali, ambientali e di governance.

Nel 2018 i rischi legati all’ambiente si confermano la principale preoccupazione mondiale sia in termini di impatto che di probabilità, cui si aggiungono, in ragione della velocità dello sviluppo tecnologico in corso, rischi in termini di cybersecurity e privacy. Tali aspetti vengono ulteriormente problematizzati nelle interconnessioni con potenziali rischi sociali e geopolitici (Global Risk Report).

Gli impegni assunti in sede internazionale ONU con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), poi ratificati a livello di Stati nazionali, rappresentano la cornice di riferimento per la transizione verso modelli di vita sostenibili, in relazione ai quali importanti istituzioni sviluppano le analisi e definiscono i propri indirizzi. Così ad esempio ha fatto l’Autorità Internazionale per l’Energia nel proprio World Energy Outlook, combinando analisi e valutazioni sulla base di proiezioni dei consumi, generate da dinamiche demografiche e produttive, trend tecnologico-innovativi e determinanti ambientali.

Di rilievo anche, nell’anno in esame, l’assegnazione dei premi Nobel per l’economia a William Nordhaus e Paul Romer. Un premio Nobel alla sostenibilità, considerando la motivazione della Royal Academy per la scelta dei due scienziati americani, che hanno sviluppato studi sull’integrazione tra cambiamenti climatici, innovazione tecnologica e analisi macroeconomica, dedicandosi così ad «alcune delle sfide fondamentali e più urgenti del nostro tempo: combinare la crescita sostenibile a lungo termine dell'economia globale con il benessere della popolazione del pianeta».

L’Unione Europea ha presentato due importanti impegni strategici. Il primo definisce una tabella di marcia per rafforzare il ruolo della finanza nella realizzazione di un’economia che consegua obiettivi ambientali e sociali, il secondo rappresenta la nuova strategia climatica di lungo periodo dell’Unione, con lo scopo di fare del continente europeo la prima grande economia mondiale ad impatto climatico zero entro il 2050.

Nello scenario della Quarta rivoluzione industriale, come evidenziato da una recente ricerca del World Economic Forum, le città avranno un ruolo determinante nel triangolare in maniera sostenibile l’ambiente, i sistemi produttivi,

gli sviluppi tecnologici e le dinamiche sociali e demografiche. I contesti urbani cresceranno, diventando agili e resilienti e basando la loro evoluzione su big data e analitycs, sistemi informativi e gestionali interoperabili.

I servizi pubblici locali rappresentano la principale infrastruttura delle prossime smart city e il ruolo delle Utility sarà determinante per gestire l’efficienza e il risparmio idrico ed energetico, l’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento e delle emissioni climalteranti. Da ultimo, è da citare la modifica, apportata con la Legge di Bilancio dello Stato 2019, al D. Lgs. 254/2016, normativa che ha introdotto nell’ordinamento nazionale la rendicontazione obbligatoria non finanziaria per le imprese, prevedendo l’obbligo di rendicontazione sulle modalità di gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance sostenibile (ESG).

 

Gli impatti ambientali ed energetici

L’ambiente naturale è lo scenario entro cui si sviluppano le attività del Gruppo e come tale viene preservato, con un uso responsabile ed efficiente delle risorse, la tutela delle sorgenti, la salvaguardia delle aree naturali dove insistono impianti e reti di servizio, la mitigazione degli impatti fisici e delle esternalità generate sul contesto ecologico dai processi operativi.

Si pensi, ad esempio, alla generazione energetica, dove sono costanti le iniziative di repowering per ammodernare gli impianti anche perseguendo minori impatti ambientali in termini di emissioni, o al servizio idrico integrato, dove la gestione responsabile di Acea della risorsa nasce dalla fase di approvvigionamento, per metterla a disposizione delle persone, e si conclude con l’impegno della restituzione dei reflui al corpo ricettore nelle migliori condizioni possibili.

Non può essere trascurato, infine, il settore dei servizi ambientali collegati alla gestione dei rifiuti dove l’impegno verso l’ecosistema riguarda sia i processi operativi, basti pensare alle efficienze ambientali portate dal progetto innovativo dei nastri Ecobelt® WA nella centrale di termovalorizzazione di San Vittore del Lazio, sia la trasformazione degli scarti in ottica di economia circolare, come avviene per il trattamento dei fanghi da depurazione idrica.

In coerenza con la volontà di operare rispettando e tutelando l’ambiente naturale ospitante, Acea ha già messo in atto una serie di iniziative volte a gestire al meglio gli aspetti delle attività che generano impatti ambientali, in senso lato, ed energetici in modo specifico, anche grazie all’impiego di impianti e tecnologie avanzate.

sistemi di gestione: la diffusa adozione di sistemi di gestione ambientali ed energetici è un riscontro concreto dell’importanza delle dinamiche ambientali per Acea e uno strumento manageriale per il miglioramento continuo delle performance.

mobility management: un punto di attenzione agli impatti ambientali delle attività aziendali riguarda quelli prodotti dagli spostamenti dei propri dipendenti. In tale ambito, il Gruppo Acea ha intrapreso iniziative per ridurre il numero degli spostamenti ed incentivare le modalità di trasporto meno inquinanti.

carbon disclosure project (CDP): Acea rende pubbliche le proprie iniziative, comunicandole, da più di dieci anni, all’organizzazione internazionale CDP, che produce vari Report annuali on-line, volti ad informare analisti e finanziatori sul livello raggiunto dalle imprese nel gestire i rischi e le opportunità legate al tema del cambiamento climatico.

acquisti verdi: Acea si è data l’obiettivo di sviluppare sempre più il Green Procurement per le categorie merceologiche di competenza comprese nel PAN (Piano d’azione nazionale per gli acquisti verdi).

comportamento ambientale della catena di fornitura: Acea si impegna a valutare annualmente i fornitori in merito alle prestazioni ambientali dei prodotti/servizi forniti e ad informare/formare appaltatori e subappaltatori in tema di ambiente.

Acea ha inserito il tema delle azioni di contrasto al cambiamento climatico nel Piano di Sostenibilità 2018-2022, che includono sia azioni di mitigazione sia di adattamento e monitora la materia e le sue evoluzioni comunitarie ed internazionali (le COP – Conference of the parties e la legislazione europea). Le questioni ambientali correlate alla molteplicità dei servizi erogati dal Gruppo sono ricomprese nel Modello di Organizzazione e di Gestione ex D. Lgs. n. 231/01.

 

Lo sviluppo e l’innovazione tecnologica

Lo scenario tecnologico rappresenta un aspetto di particolare dinamismo ed impatto per Acea. L’intensa attività di ricerca e sviluppo da parte dei produttori di servizi tecnologici e l’applicazione pervasiva di tali tecnologie negli ambiti di operatività di Acea, ha portato nel 2018 ad una rifocalizzazione sostanziale sulle tematiche di Innovazione. È stata infatti costituita la funzione Innovation, Technology & Solutions, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, con un’Unità Organizzativa dedicata all’Innovazione che ha il compito di assicurare un modello di Innovazione per il Gruppo, tramite l’adozione di processi e approcci tipici dell’Open Innovation, con il coinvolgimento degli stakeholder di riferimento interni ed esterni, indirizzando le nuove attività su tre “pillar” del piano industriale: Infrastrutture, People, Client. Nel corso del 2018 sono state avviate iniziative d’innovazione su ognuno dei tre pillar con ricadute positive previste sull’infrastruttura, sui dipendenti e sui clienti.

In ottica Open Innovation, inoltre, sono state instaurate partneship con Open Fiber per l’evoluzione delle reti e lo sviluppo di servizi innovativi per la città di Roma e con Huawei per la definizione di progetti ad alto valore tecnologico per fornire servizi avanzati e innovativi in ambito Smart e Safe City.

 

Lo sviluppo del capitale umano

Per fronteggiare i cambiamenti sempre più rapidi del nostro tempo e coglierli come opportunità di sviluppo, Acea punta sull’evoluzione della cultura aziendale.

Il nuovo modello di Leadership, i valori e i comportamenti, guidano e contribuiscono a definire un contesto organizzativo che ha l’obiettivo di promuovere un costante sviluppo del capitale umano, riconosciuto come asset fondamentale per rimanere competitivi in un contesto economico e sociale mutevole e in cambiamento.

Intraprendenza, lavoro di squadra e realizzazione rappresentano i tre pilastri attorno ai quali si muovono e vengono costruite le iniziative del Gruppo finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del piano strategico e di quello di sostenibilità 2018-2022.

Tra questi, l’obiettivo di valorizzare le persone per la crescita del Gruppo, è declinato e portato avanti attraverso tre filoni di attività:

valorizzazione professionale, formazione e sviluppo delle competenze, attraverso un processo che, partendo dalla selezione, tramite la formazione e un sistema di valutazione della performance, allinea i comportamenti aziendali al modello di Leadership e ai valori del Gruppo Acea in un costante sviluppo del capitale umano;

coinvolgimento delle persone nell’identità di Gruppo, attraverso iniziative specifiche, atte a promuovere l’employer branding, rendendo Acea sempre più attraente sul mercato dei talenti;

inclusione e benessere organizzativo, con l’avvio di iniziative volte a rendere il lavoro sempre più “smart” e ad accrescere motivazione, potenzialità e soddisfazione del personale, nonché il benessere dei propri dipendenti, riconoscendo il valore strategico della Diversità, della Salute e Sicurezza dei lavoratori.

 

La gestione sostenibile della catena di fornitura

Acea, consapevole del contributo positivo che una gestione sostenibile della catena di fornitura può offrire alla tutela dell’equilibrio ambientale, si impegna nel definire modalità d’acquisto che includano caratteristiche intrinseche dei prodotti e aspetti di processo che limitino l’impatto ambientale e favoriscano l’attivazione di iniziative mirate alla minimizzazione degli sprechi, al riutilizzo delle risorse e alla tutela degli aspetti sociali coinvolti negli appalti di beni, servizi e lavori definiti e utilizzati per far fronte alle proprie necessità.

Nell’affrontare tale percorso, Acea si avvale da diversi anni dell’utilizzo dei Criteri Ambientali Minimi vigenti, contemplando nelle proprie gare d’appalto anche gli aspetti premianti, non obbligatori ma spesso determinanti a garantire il massimo raggiungimento degli obiettivi prefissati. Inoltre, si impegna nella formazione delle proprie risorse affinché le scelte di acquisto siano rivolte a beni o servizi dalle caratteristiche sostenibili, stimolando in questo modo lo sviluppo di una sensibilità specifica verso tali aspetti, con l’obiettivo di averli sempre presenti nei processi di scelta delle forniture.

     

La salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Nel 2018 ricorre il decennale del “Testo Unico in materia di Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro”, pubblicato il 9 Aprile del 2008, e, sebbene in questi dieci anni siano state poste in essere numerose attività per la prevenzione del fenomeno infortunistico, gli attuali dati INAIL in Italia mostrano purtroppo l’aumento delle denunce di infortunio.

Acea realizza costanti campagne di sensibilizzazione sul tema, con l’obiettivo di incidere profondamente sulla diffusione capillare della cultura della sicurezza, coinvolgendo la totalità dei propri dipendenti. Ha inoltre adottato un avanzato modello di valutazione dei rischi e delle misure di controllo e mitigazione messe in atto. Altrettante iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento circa i temi su esposti riguardano gli appaltatori e sub appaltatori di Acea, partner fondamentali per la realizzazione dei business lungo la catena del valore.

A tal fine contribuisce anche l’intensa attività ispettiva effettuata nei cantieri, strumento efficace per la verifica dell’applicazione di norme e procedure in materia di sicurezza sugli appalti di manutenzione di reti ed impianti.